Ricerche e fonti diverse concordano nell’affermare che la crescita dei clienti di un professionista dipende dalla qualità del suo sitoweb.

Ecco le informazioni su cui riflettere:

  1. 81,5% le segnalazioni che provengono da persone con le quali il professionista non ha lavorato direttamente, ma è stato conosciuto tramite queste modalità:
    • L’ho sentito parlare (30%)
    • Ho letto suoi articoli o post (20%)
    • Ho interagito con lui nei social media (17%)
    • Ho letto un suo libro (15%)
    • Ha un sitoweb che coinvolge (8%)
  2. 51,9% dei clienti potenziali hanno escluso un professionista prima di avere un colloquio con lui.
  3. 43,6% le referenze vengono escluse prima di un contatto diretto se le aziende non comprendono come il professionista possa aiutare l’azienda.
  4. 29,6% delle referenze vengono escluse a causa del sitoweb del consulente, giudicato ordinario, privo di carattere e qualità.
  5. 23,5% delle referenze sono state escluse perché il sito aveva contenuti insufficienti o giudicati poveri.

Il risultato finale?

Un’insufficiente presenza online del professionista concorre a impedire nuovi business a causa di un sitoweb giudicato inadeguato perché:

  • Riduce il numero di potenziali referenze.
  • Limita le ricerche organiche.
  • Concorre a fare “saltare” il consulente ancora prima di un contatto.

Se i “navigatori” non trovano facilmente e in fretta le informazioni cercate, si muovono verso altri siti. Ecco perché è importante la condivisione delle informazioni, anche tramite i social media e l’evidenziazione delle CTA (call to action).

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