I clienti leggono le vostre newsletter? Quanti destinatari aprono le vostre email e chi tra loro visita il vostro sitoweb? Le email contribuiscono alla crescita delle vostre attività? Oppure, quanti chiedono di cancellare il loro nominativo dalle vostre mailing list? 

Sono tutte domande che periodicamente si deve porre un consulente per misurare il ritorno delle risorse impegnate nel fare mailing. Le risposte si ottengono dal proprio ESP (Email Service Provider) – come Mail Chimp, MailUp o altri – che gestisce la mailing list, invia l’email e traccia le risposte.

Ecco alcune regole da seguire per migliorare i risultati:

Rendete interessanti i vostri messaggi di posta elettronica

La newsletter è gratuita per chi la riceve, ma richiede la sua attenzione e il tempo per leggerla. Chi continua ricevere email chiede che il loro contenuto risulti interessante e utile per la sua attività, sia inoltre facile da comprendere anche con un colpo d’occhio. Se non è così, le vostre email vengono considerate spam ed eliminate, ancora prima di aprirle. Per evitare che vengano segnalate come spam è bene includere l’opzione “unsubscribe” (possibilità di annullare l’iscrizione).

Impiegate titoli che catturano l’attenzione

Il titolo di una email o il suo oggetto vanno considerati alla stregua dei titoli di un giornale. Tutti i lettori, aperto il giornale, danno la precedenza agli articoli con il titolo più accattivante, quello che veicola la maggiore informazione o che incontra l’interesse del lettore. I titoli sono il gancio che spinge le persone ad aprire la vostra email; devono essere convincenti e chiari. Vale la pena testare più titoli (test A/B) per verificare quello che ottiene i risultati migliori.

Scegliete una frequenza per i messaggi di posta elettronica

Scrivere e inviare email richiede tempo, inoltre il consulente non deve risultare troppo pressante, quasi fastidioso; è una sensazione irritante che predispone alla critica. Una frequenza settimanale è un buon compromesso. È preferibile inviare quattro brevi, “succose” mail settimanali che una lunga mail mensile, inoltre i lettori premiano coloro che mantengono la regolarità della frequenza.

Invitate all’azione

Ogni email deve contenere un chiaro invito a fare qualcosa (cta, call to action) come: scarica l’allegato, visita il link, iscriviti alla mailing list, condividi con un amico. Se desiderate che i destinatari rispondano, assicuratevi che il numero di telefono o il link web siano ben visibili e ripetuti, una prima volta a metà del testo e poi al suo termine, prima dei saluti.

Targetizzate le vostre email

Se la vostra mailing list comprende aziende o nominativi appartenenti a comparti economici diversi l’email non dovrebbe essere unica perché rischia di risultare generica e di scarso interesse per ogni destinatario.

Il tocco personale

All’interno della email introducete una personalizzazione. Iniziate salutando in modo diretto il singolo destinatario indicando il suo nome di battesimo o il nome e cognome. La personalizzazione può riguardare anche una precedente attività, ad esempio la partecipazione a un seminario.

Usate layout che richiamano un articolo di rivista

La comunicazione scritta può essere rafforzata con immagini, grafici e titoli con dimensioni diverse per rendere più evidente la struttura del vostro messaggio e l’importanza delle singole componenti.

Risposte automatiche (autoresponder)

Se utilizzate un software speciale di posta elettronica, potrete creare una campagna di posta elettronica in sequenza per automatizzare l’invio di email di follow-up e mantenere attivo il contatto avviato dal destinatario che ha compiuto una specifica azione: scaricato un ebook, una guida, acquistato un libro. Il tutto senza esagerare, altrimenti si diventa invadenti.

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