Il termine consulente indica una persona autorevole e competente su un argomento particolare, e quell’esperienza, con relativo know-how) è qualcosa di cui le aziende hanno bisogno e sono disposte a pagare. Ma quanto è facile trovare e aggiudicarsi contratti nel mercato della consulenza che è competitivo, e allo stesso tempo destreggiarsi tra le responsabilità di un piccolo imprenditore, gestire la finanza e il flusso di cassa, pianificare strategie di marketing e gestire pratiche burocratiche?
È importante prepararsi in anticipo, prima di avviare la libera professione. Questo richiede pianificazione, alcuni test di mercato e molto lavoro interiore. All’inizio gli incarichi arrivano soprattutto attraverso i contatti della precedente professione e attraverso le loro segnalazioni.
Secondo una ricerca condotta da Russam GMS, specialista nel reclutamento a gestione interinale, circa il 60% degli incarichi provvisori proviene dalle reti del consulente. Va quindi rintracciato ogni vecchio capo e vecchio collega perché potrebbero fornire contatti per incarichi di valore e alimentata una rete di relazioni. Questo il suggerimento di Jason Atkinson, presidente dell’IMA (Institute of Management Accountants).
Allo stesso tempo va studiato anche il modo mirato di promuovere i servizi offerti e massimizzare il potenziale della rete di contatti e colleghi. Lavorare da casa richiede autodisciplina anche perché vengono meno gli stretti contatti professionali con i colleghi. Quando si è da soli per la prima volta, va investito un po’ di tempo a cercare su Google e questo sarà di grande aiuto. Si deve essere auto-motivati e in grado di andare avanti con il lavoro di ricerca e generazione di nuovi incarichi, anche se non si può sempre avere voglia di farlo. Inoltre il freelance, per fare decollare in tempi relativamente brevi la nuova attività, deve avvalersi delle numerose risorse gratuite online, inclusi i siti di social media e le piattaforme di lavoro freelance.